C’è marchio e marchio, certo, ma anche per quelli più noti e diffusi valgono le stesse leggi. È quello che ci insegna la vicenda dell’Associazione Calcio Milan e che risulta illuminante per tutti coloro che stanno valutando (o vorrebbero farlo) la registrazione del marchio della propria azienda. Tutti, probabilmente anche i non appassionati di calcio, conoscono e riconoscono lo stemma della squadra del Milan, composto con i colori rossoneri, l’acronimo ACM, la data di fondazione del club (il 1899) e la croce stendardo della città; eppure questo stemma non potrà essere registrato a livello internazionale perché un’azienda tedesca che si occupa di prodotti per la cancelleria aveva depositato, prima della squadra calcistica, un marchio simile. E il tribunale europeo gli ha dato ragione.
La storia
La vicenda è piuttosto recente e risale al 2017, anno in cui l’AC Milan ha presentato all’EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) la domanda per la registrazione del proprio marchio. La società tedesca, la InterES Handels-und Dienstleistungs Gesellschaft mbH & Co KG, ha immediatamente presentato domanda di opposizione che è stata accolta nel 2020 dal Tribunale dell’Unione Europea e poi recentemente confermata dopo il ricorso del Milan.
Il motivo è molto semplice: il segno con la scritta MILAN della squadra di calcio è foneticamente e visivamente molto simile a quello già in uso in Germania per la distribuzione di prodotti di cancelleria. il Tribunale ha riconosciuto il rischio di confondere i consumatori.
Le ragioni del Tribunale
La scelta in favore della InterES Handels-und Dienstleistungs Gesellschaft mbH & Co KG si basa sull’anteriorità del deposito e della registrazione del marchio MILAN da parte della società tedesca. Il marchio, infatti, era stato depositato nel 1984 e registrato nel 1988 e, aspetto non secondario, da quelle date l’azienda tedesca ha utilizzato il marchio registrato per un uso effettivo.
Gli elementi su cui riflettere
Sono diversi gli aspetti della vicenda che ci permettono di trarre delle conclusioni e dei motivi di riflessione. Innanzitutto che la registrazione dei marchi è una pratica serie e complessa e che non è sufficiente essere un’azienda importante, prestigiosa e nota in tutto il mondo come l’AC Milan per disporre liberamente del tuo marchio. Le verifiche e le ricerche da fare quando si decide di registrare un marchio sono importanti proprio per evitare questo tipo di inconvenienti (immaginiamo non di poco conto anche “solo” dal punto di vista economico).
Il secondo elemento da tenere sempre in forte considerazione è che registrare un marchio non basta. La vicenda dell’AC Milan, dimostra infatti come l’azienda tedesca ha potuto vincere la causa perché ha dimostrato di aver avuto un uso effettivo del marchio. L’uso, la difesa e lo sviluppo di un marchio, quindi, sono importanti tanto quanto le procedure di deposito e registrazione. E che per tutto questo lavoro, documentale, burocratico e valutativo, il ruolo di un professionista è fondamentale e indispensabile.